venerdì 25 settembre 2020

"La vigna e i rapporti tra noi"

 26 a domenica ordinario anno A  

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Letture: Ez 18,25-28   Sal 24   Fil 2,1-11   Mt 21,28-32

La vigna è ancora protagonista anche nel Vangelo di questa domenica. La vigna, luogo di lavoro, di vita che richiama spazi aperti, aria pura, rapporto con la natura. Luogo di sudore e lavoro, ma anche di gioia, di condivisione, di festa dove si raccoglie il buon frutto. La scorsa domenica la vigna era abitata da dei lavoratori, oggi da spazio agli affetti, ai rapporti di famiglia si parla infatti di due fratelli e di un Padre.



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